Si può usare il comando runas che è un po’ simile, oppure si può controllare il progetto sudo per Windows su SourceForge che aggiunge un comando sudo.
La differenza è sottile:
Supponiamo di avere due utenti. Bob è un utente normale e James è un amministratore.
Se si accede come Bob e si usa “runas james acommand” il comando viene eseguito come se fosse eseguito da James, quindi accede alle impostazioni utente di James e qualsiasi modifica utente va nelle cartelle di James My Documents & settings, ecc. Quindi se si sta installando un'applicazione, diciamo, sarà installata come James, non come Bob.
Se d'altra parte Bob fa “sudo acommand” il comando è ancora eseguito come Bob, ma con permessi elevati - proprio come il comando sudo di Linux. Per impedire a qualsiasi utente di poter sudo è necessario definire un gruppo di utenti sudoers che contenga la lista degli utenti normali che hanno il permesso di elevare usando sudo. Gli utenti devono comunque fornire le credenziali prima dell'elevazione.
A volte la differenza non è importante, a volte lo è, e trovo che entrambi i comandi possano essere utili.