Ho trattato questa tecnica in un recente post del blog Broken Y Axis in an Excel Chart
In sostanza, il punto è che non si dovrebbe cercare di rappresentare i dati in un singolo grafico se si deve ricorrere alla rottura di un asse. Non importa quanto chiaramente si cerchi di indicare che la scala dell'asse ha una discontinuità in essa, l'interpretazione precognitiva che i valori “rotti” non sono lontani dai valori più bassi scavalca ogni sforzo cosciente per dare un senso ai valori rotti. Per non parlare dell'approccio è una sofferenza da creare e mantenere.
Nell'articolo sopra, suggerisco un approccio alternativo, che è quello di fare un grafico a pannello, uno con una scala Y che include i valori fino alla rottura, l'altro pannello con una scala dell'asse Y che include tutti i valori, con i valori più piccoli schiacciati contro l'asse X. Un diagramma a pannello richiede un certo sforzo, non tanto quanto l'asse rotto, e se si vuole, si possono semplicemente fare due diagrammi separati invece di un singolo diagramma.